C – Le azioni concrete
Le azioni concrete di conservazione delle praterie di Posidonia oceanica (1120* Dir 92/43/CEE) e dei reef a coralligeno (1170 Dir 92/43/CEE), sono finalizzate alla tutela degli habitat dalla minaccia degli attrezzi da pesca dispersi e prevedono:
- la rimozione delle reti che insistono sugli habitat praterie di Posidonia oceanica e coralligeno impedendone il corretto sviluppo e crescita (azione C.1);
- la inattivazione degli attrezzi da pesca (azione C3), laddove la rimozione potrebbe causare più danni dell’attrezzo perso. Un recupero fatto senza adeguate valutazioni può danneggiare gli habitat marini sia di fondo duro che di fondo mobile, e può uccidere (distruggere) gli organismi che lo popolano.;
- l’ideazione e lo sviluppo di una filiera virtuosa a partire dal recupero e selezione dei materiali di cui sono composti gli attrezzi da pesca recuperati, per il loro corretto smaltimento e riciclo (azione C.2);
- la redazione di linee guida contenenti principi, criteri, requisiti e indicazioni tecniche sul monitoraggio, l’inattivazione, il recupero, la raccolta, lo smaltimento e il riciclaggio dell’ALDFG (azione C.4);
- l’utilizzo dell’App SEAWatcher per la segnalazione immediata degli attrezzi da pesca dispersi in mare, utilizzabile da pescatori, cittadini, subacquei, turisti…(azione C.5);
- la premialità dei pescatori che collaboreranno attivamente alla segnalazione delle reti perse (azione C.6);
- per contenere la minaccia rappresentata da ancoraggio e pesca a strascico per gli habitat target del progetto si individueranno delle aree soggette a videosorveglianza (azione C.7).
Report
Le azioni concrete di conservazione delle praterie di Posidonia oceanica (1120* Dir 92/43/CEE) e dei reef a coralligeno (1170 Dir 92/43/CEE), sono finalizzate alla tutela degli habitat dalla minaccia degli attrezzi da pesca dispersi e prevedono:
- la rimozione delle reti che insistono sugli habitat praterie di Posidonia oceanica e coralligeno impedendone il corretto sviluppo e crescita (azione C.1);
- la inattivazione degli attrezzi da pesca (azione C3), laddove la rimozione potrebbe causare più danni dell’attrezzo perso. Un recupero fatto senza adeguate valutazioni può danneggiare gli habitat marini sia di fondo duro che di fondo mobile, e può uccidere (distruggere) gli organismi che lo popolano.;
- l’ideazione e lo sviluppo di una filiera virtuosa a partire dal recupero e selezione dei materiali di cui sono composti gli attrezzi da pesca recuperati, per il loro corretto smaltimento e riciclo (azione C.2);
- la redazione di linee guida contenenti principi, criteri, requisiti e indicazioni tecniche sul monitoraggio, l’inattivazione, il recupero, la raccolta, lo smaltimento e il riciclaggio dell’ALDFG (azione C.4);
- l’utilizzo dell’App SEAWatcher per la segnalazione immediata degli attrezzi da pesca dispersi in mare, utilizzabile da pescatori, cittadini, subacquei, turisti…(azione C.5);
- la premialità dei pescatori che collaboreranno attivamente alla segnalazione delle reti perse (azione C.6);
- per contenere la minaccia rappresentata da ancoraggio e pesca a strascico per gli habitat target del progetto si individueranno delle aree soggette a videosorveglianza (azione C.7).
Report
C – Le azioni concrete